Con i progressi dell'IA il retail è finito o è solo l'inizio?
È interessante notare come ChatGPT abbia inaugurato un momento Gutenberg per l’intelligenza artificiale. Tutti hanno potuto vedere, immediatamente e in prima persona, il potenziale dell’IA.
Nuovi acronimi sono entrati nel lessico e nuovi concetti si stanno diffondendo.
Ieri si parlava soprattutto di ML - Machine Learning, che è un sottoinsieme dell’IA utilizzato da tempo in molte applicazioni per creare modelli che apprendono autonomamente e migliorano le performance in base ai dati che utilizzano.
Oggi si è aperta una grande discussione che crea ancor più grandi aspettative che vanno oltre l’IA specializzata per compiere compiti specifici, immaginando forme di IA in grado di comprendere, apprendere e applicare il suo pensiero in modo simile all’intelligenza umana.
La naturale curiosità che anima le persone, spinge a provare prima ancora di capire e approfondire. I venditori si pongono le stesse domande che tormentano ogni giorno chi vive nella incertezza della vendita.
Cosa significa per la nostra attività, da dove iniziamo, quali sono le aree che vedranno gli impatti maggiori?
Ho imparato da tempo che la pazienza è una virtù e una disciplina.
Bisogna comprendere bene i vari tipi di Intelligenza Artificiale utilizzati, ma anche prevedere l'impatto economico per il settore della vendita al dettaglio nei prossimi anni, sia nei casi di utilizzo interno che esterno.
Sebbene l'Intelligenza Artificiale Generale stia ricevendo la maggior parte della stampa, sono gli algoritmi incentrati sull'AI/ML su set di dati di vendita al dettaglio, combinati con l'Intelligenza Artificiale Generativa con dati puliti e accurati, che forniranno il maggiore impatto a lungo termine con maggiore efficienza e maggiori opportunità di vendita.
Giocare con ChatGPT assomiglia ad un rito evocativo
Ogni volta che interroghi ChatGPT ti senti un mago.
Sembra una intelligenza artificiale ad un livello che mai abbiamo visto.
Molte aziende si affrettano a creare qualsiasi cosa che incorpori ChatGPT.
Ma quali sono gli ambiti legati all’intelligenza artificiale che hanno il maggior potenziale per l’ecommerce sul fronte del merchandising?
1 - Cambieranno le abitudini di ricerca grazie ai LLM - Large Language Model
Oggi i clienti sono abituati a cercare con parole chiave e a scrivere con parole chiave.
Si spiega ancora ai gestori di ecommerce che la ricerca avviene scrivendo richieste che escludono le parole aggiuntive perché potrebbero confondere un motore di ricerca tradizionale.
Non è così da tempo, ma non tutti sono convinti.
Se gli acquirenti aggiungono espressività e sfumature alle loro domande e la loro richiesta ottiene una risposta ragionevole, non faremo che migliorare l’esperienza di ricerca e di acquisto.
Le esigenze complesse hanno bisogno di spiegazioni più complesse.
Come sempre, nelle interazioni umani, essere in grado di spiegarsi completamente aiuta davvero.
2 - La ricerca diventa una conversazione
Ogni interazione di una persona fa parte di un dialogo ampio.
Se posso ricordare quello che ha detto una persona in passato, posso adattare la risposta tenendo presente quella conoscenza.
L’esempio è quello del commesso di vendita - uno dei lavori più difficili se non vuoi essere un porgitore di merci, che ritrova un cliente in negozio e ricorda le sue richieste fatte durante un precedente acquisto: l’offerta di prodotto che viene presentata è coerente con gli interessi raccontati ieri e ripresi oggi.
Utilizzando i dati clickstream - le informazioni raccolte mentre un utente naviga in un sito web, invece che la corrispondenza secca delle parole chiave come principale determinante dei prodotti da mostrare alle persone, un ecommerce può presentare i risultati di ricerca che si associano alle storie individuali.
Una query può dunque avere risultati diversi per persone diverse e risposte diverse per la stessa persona in momenti diversi.
Quando si vende qualcosa, il contesto è sempre di fondamentale importanza.
3 - Soluzioni specializzate nella tecnologia della vendita
I motori specifici per ecommerce sono stati concepiti in funzione di “taglia unica”
I risultati, che il responsabile del merchandising ritiene rilevanti, possono essere potenziati o seppelliti. E questo è apparso sempre buono fino ad oggi.
Ora che i motori su misura e i dati clickstream diventano disponibili, rivenditori e marchi possono attingere a combinazioni di entrate più elevate e controlli di merchandising.
L’aggiunta al carrello è un segnale critico, le entrate sono un obiettivo fondamentale e un motore di ricerca impara a ottimizzare le entrate.
Rispetto ad un motore generale, innestato in un ecommerce, che funziona per tutto, dalla ricerca degli articoli del blog, alla documentazione di supporto per un B2B, alla ricerca nei media, stiamo inserendo un compito importante, perché “aggiungi al carrello” e entrate esistono solo in una di queste categorie di azioni.
È interessante notare che si sta immaginando di non avere più soluzioni “one size fits all” perché ci sono vantaggi nell’essere specifici per ambiti diversi.
Il commercio è sempre uno spazio entusiasmante in cui lavorare
Vendere in un negozio o vendere online si basa sempre sulla comprensione del contesto del contesto di un individuo e di come e quando quel contesto può cambiare. La comprensione del contesto fornisce una maggior personalizzazione dal lato del merchandising.
Bisogna stare anche in guardia dal pensare che tutto si risolva in questo e che la comprensione del contesto porti di per sé maggiori entrate, se non si è collegati con le operazioni di gestione di un ecommerce.
E questo è sempre il tema - operazioni ed esecuzioni, assolutamente vitale per ogni attività economica. E su questi argomenti, l’apporto di strumenti di IA diventa importante al fine delle ottimizzazioni dei processi e dei risultati.