Notizie sulle vendite online di Maggio 2023
Una breve raccolta di informazioni che aprono a molte domande
Come cambia la ricerca negli Stati Uniti
Jungle Scout ha pubblicato il Consumer Trends Report per il primo trimestre del 2023 e mostra che negli Stati Uniti i consumatori si rivolgono sempre più a Walmart, YouTube, Instagram e TikTok per informazioni e acquisti online.
Google, con Amazon e Facebook, ha perso quote nel primo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.
Chi scende
Amazon 63% —>56%
Google 46% —> 42%
Facebook 26% —> 20%
Chi sale
Walmart 31% —> 37%
YouTube 24% —> 25%
Instagram 18% —> 19%
TikTok 14% —> 19%
Cambia il modo di far domande
È un fenomeno che Google sta osservando da tempo e che era apparso in una intervista di luglio 2022 pubblicata su Tech Crunch
Siamo ad un punto di svolta. La ricerca vocale occupa il 30% di tutte le query perché crescono gli utenti che non si preoccupano di digitare.
Google sta cercando di combinare immagini e testo mentre ipotizza un futuro in cui gli utenti potrebbero tenere in mano il telefono - o forse indossare occhiali AR - per avviare una ricerca basata su ciò che vedono.
Siate sempre curiosi e non traete conclusioni affrettate.
Walmart vs Amazon
Il 3 aprile 2023 Walmart ha annunciato un investimento significativo nel suo eCommerce per rinnovarne l'aspetto e renderlo più attraente.
Oggi, Walmart ha circa 4.700 punti vendita negli Stati Uniti e 11.500 in 27 paesi. Dal 2019 Walmart è praticamente uscita dal mercato europeo. Da capire, nel tempo, se il successo della vendita online in US, farà riconsiderare la presenza nello spazio economico europeo.
È cosa di domani, perché il modello di Walmart è legatissimo alla presenza fisica e capillare nel territorio.
Oggi, chi vende negli Stati Uniti, dovrebbe rivolgere un pensiero molto serio a Walmart.
Shopline si espande in Europa
Shopline ha raccolto 182 milioni di dollari e da Singapore ha aperto una sede europea a Londra per espandersi in Europa.
Shopline è una piattaforma S.a.a.S. omnicanale con cui i venditori possono vendere i loro prodotti su più canali di vendita come social media e marketplace.
Fondata nel 2013 a Singapore, afferma che la sua soluzione software aiuta oltre 500.000 marchi con le loro vendite transfrontaliere , pagamenti, marketing e logistica. Ha uffici in Asia e Australia e più di 2.000 dipendenti in tutto il mondo.
“L'Asia ha aperto la strada a un boom delle vendite sui social media insieme a reti di fornitori di livello mondiale e un'ampia infrastruttura logistica. Ciò ha spinto la domanda di un'unica piattaforma in grado di gestire efficacemente ogni punto di contatto con il cliente e siamo entusiasti di poter fornire il nostro know-how regionale con il nostro ecosistema di partner locali".
Sono le promesse impegnative di David Meakin, Head of Partnerships, al momento del lancio della piattaforma nel Regno Unito per il commercio nazionale e transfrontaliero. Gli utenti possono sfruttare le partnership dell'azienda con Meta, Google, TikTok e Amazon, nonché le funzionalità di influencer e segmentazione dinamica dei clienti.
Una bella sfida in un settore molto affollato, dove la domanda da porsi è: avremo ancora bisogno di piattaforme di ecommerce per comprare online? O meglio, come cambierà l’acquisto online e su quali strumenti si organizzerà l’acquisto l’online?
In arrivo nuove norme sulla sicurezza dei prodotti venduti online
Le norme sulla sicurezza dei prodotti sono in vigore da molto tempo e dal giugno 2021 si sta lavorando a un adeguamento di queste norme.
Giovedì 30 marzo 2023, il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva le nuove norme sulla sicurezza dei prodotti di consumo non alimentari.
A seguire, il Consiglio europeo dovrà approvare la nuova legge e poi ci vorranno 18 mesi prima che le nuove regole entrino in vigore.
Responsabilità di sicurezza dei prodotti all'interno dell'UE
Ogni prodotto venduto deve avere qualcuno che ne assuma la responsabilità all'interno dell'UE.
Significa che se un prodotto proviene dall'esterno dell'UE, può essere venduto solo se un produttore, importatore o distributore all'interno dell'UE è responsabile della sua sicurezza.
I marketplace devono cooperare alla sicurezza
I marketplace online devono cooperare con le autorità di vigilanza del mercato per mitigare i rischi.
I prodotti non sicuri devono essere rimossi dai siti Web entro due giorni.
I consumatori saranno informati direttamente via e-mail se hanno acquistato un prodotto non sicuro.
Inoltre, avranno diritto alla riparazione, alla sostituzione o al rimborso se un prodotto viene richiamato.
Una volta entrata in vigore questa legge, ci saranno meno prodotti pericolosi in Europa.
Riducendo i prodotti pericolosi sul mercato, le nuove misure dovrebbero contribuire a limitare i danni provocati ai consumatori europei da incidenti evitabili legati ai prodotti (stimati oggi a 11,5 miliardi di euro all'anno) nonché i costi dell'assistenza sanitaria (stimati a 6,7 miliardi di euro all'anno)
Zalando toglie diversi marchi dalla selezione dei prodotti in vendita
All’inizio di marzo 2023 Zalando ha pubblicato i suoi numeri per il 2022.
Le vendite sulla piattaforma sono cresciute del 3%, rispetto alla crescita del 34% del 2021. Siamo in un contesto generale diverso che si riflette anche nell’utile prima degli interessi (EBITDA) che passa dai 468,4 milioni di euro del 2021, ai 184.6 milioni euro del 202 con un calo del 60% circa.
È aumentata la base clienti di Zalando passata da 48 a 51 milioni
Il valore medio del carrello è di 56,70 euro contro i precedenti 56,80 euro
Dopo anni di crescita significativa, i numeri di Zalando stanno rallentando.
Per il 2023, l'azienda prevede una crescita massima del 4%, quando addirittura una contrazione dell'1%.
Aumento delle tariffe per i venditori
A partire dal 1° luglio Zalando addebiterà una tariffa mensile per i venditori partner, pari a 40 euro/ mese.
Ad aprile 2023 le commissioni dei venditori passeranno dalla forbice tra il 5 e il 18 percento del prezzo di vendita lordo, all’intervallo compreso tra il 5 e il 22 percento.
Per i prodotti esclusivi venduti su Zalando la commissione passa dalla forbice tra il 5 e il 22 percento, alla forbice tra il 7 e il 25 percento.
Zalando sta rimuovendo molti marchi
Zalando sta informando vari marchi di produttori tedeschi che non fanno più parte della strategia di gamma di Zalando. I prodotti di questi brand verranno rimossi entro il 30 giugno da tutti i marketplace, dopodiché il brand verrà completamente cancellato dai dati.
Non è possibile quantificare esattamente quanti marchi e prodotti sono coinvolti in questo delisting e nemmeno se si ferma ai marchi tedeschi oppure se si estenderà anche ad altri marchi.
'Vogliamo offrire ai nostri clienti una selezione pertinente e curata.
è la dichiarazione del CEO Robert Gentz
Forse che i singoli mercati nazionali avranno più voce in capitolo negli elenchi di prodotti, lasciando spazio all'inclusione di marchi locali popolari?
Non si sa ancora e si vedrà nel tempo.
Le aziende che hanno creato marchi esclusivi per Zalando e che fossero oggetto del delisting, devono cercare rapidamente una diversificazione.
Questa notizia su Zalando fa il paio con quanto ho pubblicato qui il 1 marzo 2023: l’annuncio che Amazon riduce il numero dei fornitori di Amazon Retail, chiudendo molti contratti Vendor.
È la dura legge dell’incertezza del commercio.