Le rivoluzioni tecnologiche promesse e non ancora realizzate.
Le sposteremo nel tempo o rimarranno lastricate nella strada delle buone intenzioni?
Avviso ai lettori
Per quanto riguarda quello che scrivo, la vita, l’esperienza e gli ultimi anni mi hanno insegnato a non fare troppe previsioni. Credo sia meglio concentrarsi sull'osservazione degli sviluppi del settore e dell'economia in generale e cercare di capire cosa significheranno per i rivenditori e i marchi di vendita al dettaglio. Potete sempre contattarmi per condividere le vostre risposte, domande e suggerimenti.
I libri di carta sono indistruttibili
Amazon è nato e cresciuto come un venditore di libri su Internet.
Ha avuto una crescita spettacolare, oggi è il più grande marketplace generalista del mondo occidentale e i libri hanno ancora un grande spazio di vendita.
C’è stato un momento, attorno all’invenzione di Kindle nel 2007 o giù di lì, che molti analisti hanno profetizzato che gli ebook avrebbero superato i libri stampati dalla metà degli anni 2010.
In realtà, le macchine per leggere hanno una lunga storia e questo articolo de Il Libraio ne dà buon conto.
Ad oggi, gli ebook sono circa il 18% delle vendite di libri e non solo non hanno superato, ma non ancora pareggiato il libro di carta.
È vero che gli ebook sono cresciuti nel 2020, durante la fase acuta della pandemia, ma si sono poi ridotti nel breve tempo a seguire.
È anche vero che molte librerie hanno chiuso in tutte le città e paesi, ma la forza dirompente di Amazon ha agito più per la vendita del libro di carta che non per la diffusione di Kindle.
È interessante anche paragonare quello che è successo ai film, la musica, i videogiochi con quello che è capitato ai libri.
È sparito Blockbuster, i negozi di video sono ridotti, la musica su vinile è una nicchia di appassionati, i videogiochi si consumano online, lo streaming di video ha una offerta che eccede la domanda e le collezioni di dvd prendono la polvere.
Nel frattempo esistono ancora catene di librerie e librai indipendenti.
È anche aumentato il numero degli scrittori, il catalogo cresce ogni anno in misura incontrollabile, il best seller si misura su numeri molto più bassi rispetto a trenta anni fa. Per tutti gli scrittori la pubblicazione di un libro di carta è un segno tangibile di un successo personale.
Anch’io ho un Kindle.
Utilizzo Kindle per scaricare un estratto gratuito di un libro che trovo su Amazon.
Leggo l’estratto e decido poi se comprare o lasciare.
Leggo il libro di carta, non sottolineo mai (non ho mai sottolineato).
Ricordo la posizione di una frase e sono in grado di ritrovarla agevolmente con pochi sguardi al volume di carta.
Nemmeno se evidenzio, ritrovo il passaggio sullo schermo di un lettore.
La lettura digitale di un libro mi fa perdere il senso della posizione e mi manca l’odore della carta.
Ok boomer, lunga vita alla buona carta!
Google Home, Alexa, Apple HomePod
“Ok Google, metti una sveglia alle 10.00”
”Ok Google, raccontami una barzelletta”
”Ok Google, accendi la luce”
La mia esperienza con questi strumenti finisce qui.
La sveglia posso metterla sullo smartphone.
La barzelletta è una interazione inutile.
Il comando “accendi la luce”, accorcia la distanza tra la mano e l’interruttore se entri in una stanza.
Fine.
Lo shopping vocale ripetitivo?
Dopo che hai acquistato una volta, di impulso con Alexa, una confezione da 100 Batterie alcaline AAA 1.5 Volt (cliccate tranquilli, non c’è un codice referral) e ti vengono consegnate in 24 ore con partenza a casa partendo da un deposito remoto Amazon, puoi anche pensare alla inutilità dell’acquisto quando a te servivano solo quattro pezzi.
Acquistare in negozio o acquistare online è un affare visivo.
Vuoi vedere i prodotti, vuoi anche toccarli, anche se li conosci già.
In negozio e online (su un ecommerce o su marketplace) è un’azione molto facile da fare. Acquistare con un comando vocale, non è così semplice e ti espone al dubbio: ho fatto bene, quanto ho speso, quando arriva…
Sto facendo una ricerca su molti siti di tshirt, dove comprare sembra sempre molto facile comprare, ma non sempre è così.
Scegliere, fare una selezione, decidere, comprare e pagare non sempre è semplice.
È più semplice ricomprare una seconda volta, ma non compreresti con un assistente vocale.
Per approfondire il tema, leggete la ricerca pubblicata a luglio 2022 da Pymnts "Connected Economy Monthly Report: The Rise of The Smart Home", che propone un punto di vista interessante sulla gestione intelligente, conveniente e facile, della casa, dei sistemi di riscaldamento, pulizia.
E forse, il licenziamento di 10 mila dipendenti Amazon con particolare attenzione alla sua divisione dispositivi, tra cui Alexa, può far pensare ad un ripensamento di questa tecnologia.
Amazon Go e i negozi senza cassa
Il supermercato è nato come punto vendita a libero servizio, ma ha sempre avuto il fronte delle casse come barriera all’uscita.
Raccogli le merci, ti fermi alle casse, paghi ed esci.
Quando Lidl ha aperto in Italia nel 1992, il layout espositivo erano scatoloni di merce sovrapposti e aperti da cui estrarre i prodotti. La cassa era all’uscita e i prodotti non avevano codice a barre: i cassieri conoscevano a memoria i prodotti, i loro codici e li digitavano sulle casse per far uscire il prezzo.
Servizio ultra spartano, scarsa pubblicità erano la leva per promuovere il primo hard discount di origine tedesca in Italia.
Prima di Lidl il gruppo PAM aveva aperto i discount Metà con lo stesso layout. L’immagine era un’accetta che tagliava a metà uno scatolone.
Oggi Lidl il layout espositivo di Lidl è cambiato moltissimo.
Ma anche l’hard discount ha sempre le casse e nelle superfici dove sono presenti alcune casse veloci gestite direttamente dal consumatore, c’è sempre chi controlla che non ci passi il furbo che approfitta della situazione.
Amazon Go non è un hard discount, nemmeno è un grande supermercato. È un negozio cittadino di prossimità, per una metratura medio piccola, che dovrebbe servire una clientela locale per la spesa dell’ultimo minuto, per le pause pranzo e qualche acquisto sfizioso.
La versione Amazon di Pret fondata a Londra nel 1984, oggi con più di 500 punti vendita e 10 mila dipendenti.
La promessa di Amazon Go, dopo la prima apertura al pubblico nel 2017 era di aprire 3000 negozi senza cassiere entro il 2021.
A fine 2022 sono ancora pochi negozi in poche città.
Negozi di questo tipo hanno costi enormi, i sistemi di controllo possono essere ingannati, il cliente non si lancia in questi negozi.
Il minimarket, il cornershop, che gli italiani hanno prima conosciuto all’estero e poi portato nei centri cittadini, almeno delle città più affollate e importanti dal punto di vista turistico, batte Amazon Go.
E nel momento in cui i centri storici italiani hanno perso la loro funzione di luoghi dove le persone vivono, operano e lavorano per diventare passaggi turistici della memoria, le vecchie botteghe artigiane hanno lasciato lo spazio ai cornershop.
È un bel problema, che va oltre Amazon Go e questo tipo di negozi e coinvolge direttamente l’utilizzo dello spazio urbano.
Le consegne con i droni
Ho sempre pensato alla consegna con i droni, immaginando i disastri che possono succedere.
Un conto è consegnare in un quartiere residenziale negli Stati Uniti, tra file ordinate di casette unifamiliari ed un conto è consegnare in un centro storico, dove ho sempre immaginato la collisione con un angolo di un palazzo, la caduta del pacco e lo schiacciamento del passante, in un incubo splatter.
Anche il brevetto Amazon per il drone dirigibile che consegna allo stadio, si presta a visioni di potenziali disastri.
La realtà di tutti i giorni è che la consegna delle merci acquistate online passa ancora attraverso
corrieri che usano diversi mezzi per spostare le merci dai centri di adempimento al punto di consegna,
personale umano che consegna a domicilio o nei PUDO (Pick Up and Drop Off) che possono essere negozi di quartieri, locker nei centri commerciali, supermercati, altre aziende disposte ad avere i locker.
L’urgenza della consegna, come per i farmaci salvavita, per organi da trapiantare, potrebbe anche esser assolta da droni, al netto della sicurezza del trasporto.
Nel frattempo nascono e crescono iniziative interessanti come Picnic in Olanda.
Il cliente acquista la sua spesa quotidiana o settimanale su App Android o IOS da Picnic, l’app lo avvisa dell’orario di consegna, il cliente ritira il contenitore con il suo ordine e consegna il contenitore vuoto del precedente acquisto.
L’autista guida un veicolo elettrico e si muove in una mappa ottimizzata.
La consegna è puntuale e tutto funziona benissimo in un’area urbana con una orografia piatta e scorrevole come in Olanda.
Il commercio, in tutte le sue forme, è sempre una ricerca di soluzioni avanzate, di passi avanti e ritorni al passato recente.
Del resto, la vendita è bella e difficile, in qualsiasi sua forma, perché non obbedisce a canoni precostituiti e serve sempre inventiva, capacità di adattamento, immaginazione.
Il consiglio è di non innamorarsi eccessivamente dei propri pregiudizi e pensare che, a volte, arrivare per secondi è meglio che tagliare il traguardo per primi.
Ciao Giovanni,
la crescita delle ricerche via audio (voice search) nel nostro paese è comunque al 6 posto nel mondo - sopra la media. Considerati i nostri trend generali, non è cosa da poco. Tuttavia, credo ci sia anche una crescente preoccupazione riguardo la sicurezza che non va trascurata e che probabilmente ha portato Amazon a ripensare tutta una serie di investimenti che ne conseguirebbero. Pensa anche a quelli esclusi nella startup di veicoli a guida autonoma.
Un saluto,
Elisabetta