Eprice e i marketplace in Italia e in Europa
Uno sguardo ai movimenti sui marketplace in Italia e in Europa. Le tensioni sul mercato del BNPL.
Avviso ai lettori
Per quanto riguarda quello che scrivo, la vita, l’esperienza e gli ultimi anni mi hanno insegnato a non fare troppe previsioni. Credo sia meglio concentrarsi sull'osservazione degli sviluppi del settore e dell'economia in generale e cercare di capire cosa significheranno per i rivenditori e i marchi di vendita al dettaglio. Potete sempre contattarmi per condividere le vostre risposte, domande e suggerimenti.
La vicenda di Eprice e uno sguardo sullo scenario dei marketplace in Europa.
L’occasione per questo post è una comunicazione che arriva in questi giorni ai venditori di terza parte su Eprice.
Gentile Venditore,
in data 5 luglio 2022, con atto a rogito del Notaio Diletta Gilardi Rep./Racc. 1266/972, la società ePrice Operations S.r.l. con socio unico, con sede legale in Milano, Via degli Olivetani 10/12, codice fiscale, partita IVA e numero d'iscrizione al Registro delle Imprese di Milano - Monza Brianza – Lodi n. 02574890121 (la “Cedente”), ha ceduto il ramo d’azienda rappresentato dal complesso dei beni organizzati per l’esercizio dell’attività di vendite online di terze parti, denominato "Market Place", comprensiva di tutte le autorizzazioni e licenze eventualmente esistenti, complesso che costituisce un ramo d'azienda ai sensi dell'articolo 2555 del Codice Civile, a PB Online s.r.l., con sede legale in Milano, Corso Venezia 45, codice fiscale, partita IVA e numero d'iscrizione al Registro delle Imprese di Milano - Monza Brianza - Lodi n. 12429590966 (l’“Acquirente”).
Risale al 23 giugno 2022 un articolo pubblicato dal Sole 24 Ore in cui si conferma che
Portobello, una società quotata sul mercato Euronext Growth Milan, è risultata aggiudicataria del ramo d'azienda nell'ambito della procedura di preconcordato preventivo del ramo di azienda eprice.it;
Il prezzo di acquisizione è di 5,9 milioni di euro più 900 mila euro per accollarsi il debito nei confronti di 25 dipendenti.
Nel 2020 Eprice ha realizzato
65 milioni di visite;
500 mila clienti hanno comprato per 637 mila ordini con uno scontrino medio di 287 euro;
un fatturato di 101,4 milioni di euro e un EBIDTA di -14 milioni di euro.
Il 22 giugno 2022 Market Screener pubblica un comunicato stampa in cui si descrive compiutamente l’operazione di acquisizione di Eprice.it da parte di PB online srl.
Chi sono i principali marketplace in Italia
Questi sono, secondo Casaleggio & Associati, i marketplace che i venditori italiani usano per vendere.
La fotografia della situazione dovrebbe essere più variegata, perché tra i marketplace presenti in Italia, in cui vendono aziende italiane, ci sono anche Manomano, Farfetch, Decathlon, Coin, Ventis … solo per citarne alcuni e non certo tutti.
Sarebbe interessante indagare la composizione di “altri marketplace locali” pari al 21%
Chi è Portobello
Confesso che fino alla lettura dei diversi comunicati non conoscevo Portobello S.p.A. e merita sicuramente un approfondimento per il modello di business e per lo sviluppo a cui punta.
Fondata a Roma nel 2016;
Gestisce una catena di negozi a marchio Portobello;
Si occupa di rivendita di spazi pubblicitari e di barter media;
Nel 2021 ha raggiunto 88,1 milioni di euro di incassi con un EBIDTA di 16,5 milioni di euro e un utile netto di 8,8 milioni di euro
Grazie all’acquisizione di Eprice.it punta alla costruzione di un sistema di vendita omnichannel con forte integrazione tra negozi fisici e vendita online.
Cosa succede nel Regno Unito
In UK si trova la più alta percentuale di vendita online B2C sul totale retail B2C, paragonata ai principali mercati europei.
È anche il paese in cui sono presenti, con buoni risultati, marketplace come Etsy, Folksy, NotOnTheHighStreet, OnBuy, Fruugo, OnBuy…
Ed anche in UK molte aziende passano di mano, nei momenti di difficoltà.
Il 1 giugno 2022 il gruppo Sports Direct Frasers Group ha acquisito la piattaforma di moda Missguided per 23,5 milioni di euro pari a 20 milioni di sterline, poco dopo che era stata dichiarata l’amministrazione controllata.
Secondo Statista il turnover di Missguided nel 2020 è stato di 201,957 milioni di sterline.
Il debito a lungo termine di Missguided è di 80 milioni di sterline nel 2022, cresciuto dai 57 milioni di sterline del 2021.
I fornitori potrebbero essere ripagati con meno del 2% del loro credito.
Fonte: The Guardian
Cosa succede in Francia
Anche in Francia, si comprano e vendono aziende online e marketplace.
Pixmania era sparito dall’orizzonte, dopo esser stato un leader in Europa tra il 2005 e il 2010 nel settore della fotografia, collegato anche alla catena di negozi Dixon.
A marzo 2022 Pixmania è stato ricomprato per una cifra simbolica dai fondatori, i fratelli Rosenblum, che hanno poi dichiarato di disporre di una prima raccolta fondi di 11 milioni di euro, per far rivivere l’iconico marketplace.
Basteranno per conquistare uno spazio efficace per vendere e guadagnare?
Sarenza è un marketplace francese che è presente online dal 2005.
Nel 2021 ha raggiunto un volume d’affari di 218 milioni di euro, è un concorrente di Zalando, opera su 25 mercati con 600 marchi.
Nel 2018 è stato acquistato dai francesi di Monoprix, Casino Group.
Oggi, interessa per l’acquisto al gruppo Beaumanoir che ha 2.400 punti vendita fisici in tutto il mondo, con marchi come Cache Cache e Bonobo entrambi in vendita anche su Zalando.
Cosa succede in Germania
Anche in Germania movimenti interessanti sui marketplace e sulla integrazione omnichannel.
Da vedere cosa fa Kaufland del gruppo Gruppo Schwarz, a cui appartiene Lidl.
1350 negozi fisici con 30 mila prodotti, diffusi tra Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Croazia, Romania, Bulgaria, Moldavia.
Il marketplace è oggi presente solo in Germania, anche se è prevista una prossima espansione in Slovacchia e Repubblica Ceca nel 2023.
Cosa serve per vendere su Kaufland, immaginando una espansione del marketplace che segua anche i negozi fisici, oltre ad avere un prodotto da vendere nelle corrette categorie?
essere un venditore commerciale registrato,
garantire la comunicazione del servizio clienti in tedesco (almeno per iscritto),
fornire contenuti del prodotto in tedesco (ottimo tedesco)
offrendo prodotti che hanno un codice EAN ufficiale, emesso da GS1.org
spedire i prodotti in Germania e gestire i resi,
essere registrato tramite partita IVA in Germania o OSS in Germania
adempiere alla Responsabilità Estesa del Produttore, con l’iscrizione ad un sistema duale.
Vendite multi marketplace
Cresce il pubblico che si rivolge ai marketplace per cercare prodotti e per fare acquisti.
Cresce anche l’interesse dei brand per essere presenti su un maggior numero di marketplace per essere presenti laddove i clienti fanno acquisti.
Vuol dire costruire una strategia precisa di presenza online, arricchita da idee, strategie e strumenti.
Per adesso i migliori auguri a Eprice: che possa raggiungere gli ambiziosi obiettivi che si prefigge la nuova proprietà. Sarà un vantaggio per tutti, clienti, venditori e per l’intero mondo del retail, offline e online.
Tensioni sul fronte dei BNPL - BUY NOW PAY LATER
Leggo diverse notizie su questo settore in grande evoluzione e ci sono tensioni sul fronte dei sistemi BNPL che arrivano dal mercato degli Stati Uniti.
Se fino a ieri è il BNPL stato gestito da aziende fintech come Affirm, Klarna e Afterpay, oggi il panorama sembra cambiare molto velocemente con la corsa alla supremazia in un mercato, il pagamento frazionato, dal valore di circa 4 miliardi di dollari, stimato al 2030.
È evidente che in questo mercato gli attori maggiori sono le carte di credito Visa e Mastercard, che non vogliono lasciare sul tavolo le commissioni che pagano gli esercenti per la gestione dei pagamenti rateali. Afterpay e Klarna si valuta che abbiano “sottratto” 10 milioni di dollari di entrate annuali dalle banche.
Mastercard punta al dominio in questo settore.
Al punto che, negli Stati Uniti, Mastercard ha iniziato a dire ai commercianti e alle loro banche che addebiterà ai rivenditori il 3% del prezzo di acquisto ogni volta che un consumatore sceglie di utilizzare il nuovo programma.
I rivenditori saranno automaticamente iscritti al nuovo servizio buy-now pay-later di Mastercard, anche se avranno la possibilità di rinunciare.
Nel giro di pochi mesi, Mastercard ha annunciato che diversi rivenditori tra cui Walgreens Boots Alliance Inc., American Airlines Group Inc. e Bass Pro Shops avevano accettato di lavorare con la rete Mastercard per lanciare il nuovo servizio.
A giugno 2022, Apple Inc. ha annunciato che avrebbe utilizzato Mastercard per il suo nuovo prodotto Pay Later, segnando un forte punto a favore di Apple Pay come sistema di pagamento e di Mastercard come fornitore BNPL.
"Utilizzando la rete Mastercard, Apple Pay Later funziona solo con Apple Pay e non richiede alcuna integrazione per i commercianti", afferma Apple sul suo sito web.
Nel frattempo, per evitare problemi con acquisti minimi o per beni come carbiuranti e cibo, si cerca di fissare un ordine minimo per accedere al servizio.
Non ho idea di come si svilupperà questo settore e come questa battaglia per la supremazia del BNPL arriverà in Europa e impatterà sui rivenditori online.
Vorrei solo ricordare che BNPL si trova all'incrocio tra pagamenti e prestiti:
può fornire ai clienti un'opzione di pagamento senza soluzione di continuità. Tuttavia, è importante rendersi conto che è una forma di credito.