Ecommerce avanzato: una panoramica di Instacart B2B, Amazon Pay e ChatJD
Perché Instacart rappresenta una innovazione. Ma Shopify davvero vuole Buy with Prime di Amazon? Non agitarti per l'intelligenza artificiale.
Instacart è unico e sta innovando il marketplace online
Instacart non è presente in Italia.
Instacart è un servizio di acquisto online di generi alimentari e prodotti che offre la consegna a domicilio o il ritiro presso il negozio. 500 milioni di prodotti in catalogo disponibili da negozi locali e catene di supermercati.
I clienti che hanno Instacart Express, al costo di $9,99 al mese o $99 all’anno, hanno una riduzione sulle tariffe del 2% e la consegna gratuita per ordini superiori a $35.
Marketplace a due lati e a quattro lati
Il modello di marketplace che conosciamo meglio (eBay, Amazon, Cdiscount…) sono marketplace a due lati che mettono assieme due stakeholder: il venditore e il cliente.
I quattro stakeholder che interagiscono su Instacart sono il cliente finale, gli acquirenti in negozio, gli inserzionisti di prodotti (marchi) e i rivenditori.
Instacart consente ai marchi di modificare direttamente le informazioni sui prodotti.
Si tratta di un cambiamento significativo in termini pratici.
Ma suggerisce anche un cambiamento filosofico, in base al quale Instacart sta sviluppando funzionalità per i marchi i cui prodotti sono venduti sulla piattaforma, tanto quanto serve i rivenditori che rendono disponibili quei prodotti.
Instacart lancia il mercato business-to-business
Instacart Business è una nuova offerta che fornisce prodotti professionali da oltre 80.000 negozi di 1.100 insegne di vendita al dettaglio in oltre 14.000 città negli Stati Uniti e in Canada. L'assortimento totale di oltre 1,5 milioni di prodotti unici include prodotti sfusi e di valore di partner di vendita al dettaglio come Costco Business Center, Staples e BJ's Wholesale Club.
I clienti Instacart Business possono creare una lista della spesa e ordinare merci con pochi clic, anche creando ordini automatici per articoli di cui hanno bisogno su base continuativa e ricreare automaticamente gli ordini precedenti. Non servono requisiti minimi di ordine mensile o contratti aggiuntivi.
Il processo di onboarding per inserire i i rivenditori partecipanti è molto semplice e le aziende possono anche iscriversi a una lista d'attesa per nuove funzionalità che saranno rese disponibili nei prossimi mesi.
L'implicazione per i marchi è che esiste un altro stakeholder, i rivenditori, che influisce sul successo di un marchio su Instacart. I rivenditori controllano la disponibilità dell'inventario, i prezzi dei prodotti e, fino ad ora, il contenuto dei prodotti.
Offrendo ai marchi la possibilità di aggiornare direttamente le informazioni sui loro prodotti, tutti e quattro questi stakeholder - e Instacart - vincono.
Da seguire.
Amazon e Shopify negoziano i termini per il programma Buy with Prime
Amazon e Shopify stanno negoziando un accordo per integrare Buy with Prime nella piattaforma di e-commerce di Shopify.
Buy with Prime consente ai commercianti di offrire ai propri clienti vantaggi Prime quando vendono prodotti al di fuori del sito Web di Amazon.
Shopify oggi non consente di effettuare il checkout utilizzando i dati di pagamento e spedizione memorizzati sul proprio account Amazon.
Al netto di tutte le innovazioni che arrivano dall’ecommerce, Amazon e Shopify sono i binari in cui viaggerà la vendita DTC e la vendita sul Marketplace.
Una notizia alquanto strana.
Se Shopify ha passato gli ultimi 5 anni a costruire la sua proposta di pagamento Shop Pay, che consente agli acquirenti di salvare le informazioni di fatturazione e spedizione, rendendo il processo di pagamento più rapido e conveniente per i clienti abituali, perché accettare quello che sembra un cavallo di Troia messo davanti alle porte di accesso da una delle aziende più intelligenti dell’era moderna?
Da capire.
ChatJD e la corsa agli armamenti
Da diversi mesi l’argomento principale delle conversazioni online è l’intelligenza artificiale.
Nella rincorsa al miglior prodotto si inserisce anche JDCOM che rilascerà una versione industriale di ChatGPT chiamata ChatJD.
Microsoft, Google, Alibaba, JD, Baidu: sembra una corsa agli armamenti
Da un lato sono curioso e dall’altro sono paziente. Faccio sempre fatica a lanciarmi in entusiasmi quando non conosco a fondo un argomento. Nemmeno mi travolge una crisi esistenziale. Ho una lunga consuetudine ai cambiamenti, lenti o rapidi che siano, per non esser certo che tutto passa e che tutto viene assorbito.
A fine anni ‘70 mentre si diffondeva l’uso dei primi personal computer, il dibattito era ancora monopolizzato dalle calcolatrici personali a basso costo.
Come evitare che gli studenti “imbroglino” usando la calcolatrice?
Le persone impareranno ancora la matematica?
Poi è successo che non abbiamo avuto più bisogno delle calcolatrici perché abbiamo imparato ad usare fogli di calcolo e siti web.
Stessa cosa per gli ingegneri, gli architetti, i disegnatori tecnici passati attraverso l’uso di strumenti diversi, sempre più precisi e che hanno liberato energie e tempo.
Nel 1950 in Italia almeno 3 persone su 5 erano impegnate in agricoltura. Oggi in Europa sono 3 su 100. È cambiata la tecnologia agricola e sono cambiati i consumi alimentari. Viviamo meglio, viviamo più a lungo, guadagniamo di più, anche se non siamo nel mondo ideale e non lo saremo mai.
Abbiamo sempre paura delle macchine
Sono almeno 400 anni che abbiamo paura delle macchine ed è sempre un continuo richiamo sulla distruzione che incombe da ogni innovazione. Il fatto è che siamo abituati a pensare a lungo termine e che abbiamo sempre paura.
Una ventata di aria fresca mi è arrivata quando ho letto
Stanno licenziando Copywriter per fare scrivere contenuti a ChatGPT
Due motivi
1 - L’era dei pessimi contenuti editoriali. È un rischio evidente e non c’è bisogno di intelligenza artificiale per generare pessimi contenuti editoriali. Fino ad oggi ci ha pensato l’intelligenza normale e siamo tutti sopravvissuti e in parte responsabili.
In mondo in cui tutti scrivono e pochi leggono siamo sempre al punto di partenza.
2 - L’annunciata presenza di Manuel Castells a WMF.
Un annuncio che è una botta di giovinezza.
La mia passione per il commercio si è consolidata da quando ho letto nel 1974 La questione urbana e mi sono cimentato in una prova d’esame che studiava il ruolo dei sensi unici in una città italiana e il loro impatto sulla organizzazione commerciale - ma questa è una storia che racconterò un altro giorno.
Cosa fare?
Non agitarsi e prendere le cose con calma.
Siamo intimamente strutturati per sopportare tutto, digerire e metabolizzare tutto, per arrivare ad utilizzare quello che veramente serve.
Darsi il tempo di vedere e di imparare cosa serve per il proprio lavoro.
Se ti occupi di ecommerce, retail, vendita online, in negozio, sui marketplace, sappi che non sono gli strumenti editoriali con cui scrivi le descrizioni dei tuoi articoli che cambieranno la tua azienda.
Il commercio è agitato da forze profonde e le condizioni generali in cui avviene contano più di tanti strumenti. Guarda al disegno generale, se vuoi capire i particolari.
Inizia ad usare piccole cose che, poco alla volta, trovi disponibili.
Io, ad esempio, adesso ho trovato utile Come creare riepiloghi delle riunioni con GPT-3 | Zapier.
Ne arriveranno delle altre, c’è posto per tutto. Non è una gara sprint, ma una lunga maratona
.
Uno dei pochi, direi pochissimi, che mi prendo la briga di leggere dalla prima all'ultima parola. Autentico, attento, avanti. Con garbo.